Monsieur Duflot, personaggio viticoltore, nel film “Un’ottima annata”, veniva deriso perche’ cantava alle sue viti. Questo fatto tuttavia non gli impedi’ di essere l’anonimo produttore di un eccellente vino, molto apprezzato anche dai collezionisti. Nel mio piccolo invece amo ascoltare la mia musica del cuore anche quando sono in vigna, tra i filari delle mie viti, mentre lavoro accudendole. E’ la musica che mi e’ entrata nel cuore quando ero ragazzo, e da allora non mi ha piu’ lasciato: di Joni Mitchell dall’album “Court and spark”, 1974 Asylum, in particolare il brano “People’s parties” (www.jonimitchell.com), di David Crosby dall’album “If I could only remember my name”, 1971 Atlantic, in paricolare i brani “Music is love” e “Laughing” (www.crosbycpr.com), di Jackson Browne dall’album “Late for the sky”, 1974 Elektra/Asylum, in particolare l’omonimo brano che da il titolo all’album stesso (www.jacksonbrowne.com). Se esiste e quale sia l’effetto di queste note musicali sulle mie viti, non ne ho proprio idea. Tuttavia mi piace pensare al mio spirito che aleggia piu’ leggero ed in migliore armonia con me stesso e con il mondo intero, fatto questo che non puo’ non produrre effetti positivi, viti comprese. Living in the sun…